La Rinascita della Musica: Oltre la Superficialità e la Crisi Creativa

La grande Musica tornerà, è solo questione di tempo, quello che stiamo sentendo da qualche decina di anni, compreso  tutto questo scimmiottare male l’hip hop, il latino americano etc è solo una temporanea grande crisi di creatività, una depressione artistica che non può durare in eterno, la Musica tornerà ad essere al centro e non un accessorio che correda l’immagine di un “””artista””” di turno, le strade ci sono, torneranno coloro che sanno scrivere, che immaginano, e la gente li apprezzerà anche se non sono giovanissimi, muscolosi, tatuati, ben vestiti, apprezzerà persino i poveri e i brutti quando gli mostreranno il vero volto della musica, torneranno le idee, la fantasia e le emozioni a guidare la Musica.

Le parole di Badret risuonano come un inno di speranza e fiducia nel futuro della musica. L’artista, con profonda convinzione, esprime la sua fiducia nel ritorno di un’era in cui la musica non sarà solo un accessorio dell’immagine degli artisti, ma il fulcro stesso della creatività e dell’espressione.

Secondo Badret, l’attuale scenario musicale, caratterizzato da imitazioni superficiali e da una crisi creativa, è solo una fase temporanea. L’ossessione per certi stili musicali e l’accento sull’apparenza non possono perdurare all’infinito. La musica, afferma, tornerà al suo ruolo centrale, non solo come accompagnamento visivo di un artista, ma come veicolo primario di emozioni, idee e fantasia.

L’artista predice il ritorno di una musica guidata dalla creatività e dalla genuinità, un’epoca in cui le strade si riempiranno di talenti che sanno scrivere, immaginare e trasmettere emozioni senza dipendere da canoni di giovinezza, bellezza fisica o tendenze di moda.

La prospettiva di Badret suggerisce che la vera musica, quella che incanta e coinvolge veramente il pubblico, non si baserà sulla superficialità esteriore. Persino i cosiddetti “poveri e brutti” troveranno spazio e apprezzamento quando la loro musica mostrerà il vero volto dell’arte, senza dipendere da standard estetici.

L’artista proietta un futuro in cui le idee, la fantasia e le emozioni saranno di nuovo i pilastri portanti della musica. Questa visione incoraggia a superare l’attuale fase di omologazione e superficialità, per abbracciare un’epoca in cui la vera creatività e originalità saranno celebrate e apprezzate.

In un’industria musicale spesso focalizzata sull’apparenza e sul successo immediato, le parole di Badret rappresentano un invito a riscoprire l’essenza autentica della musica, quella che va al di là delle tendenze effimere. Il futuro della musica, secondo l’artista, risiede nell’innovazione, nella diversità e nella capacità di toccare le corde dell’anima umana. È una prospettiva che promette un ritorno glorioso della vera musica, quella che parla direttamente al cuore e all’anima.


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