La Musica tra Melodia e Semplici Elenchi di Parole: La Sfida dell’Autenticità

Scusatemi in anticipo se sarò prolisso. Ai giorni d’oggi in Italia e nel mondo si è diffusa questa grave malattia che dilaga come se nulla fosse nel genere umano: la patologia consiste nel considerare “canzone” o “musica” una base musicale con appiccicato sopra un elenco della spesa  di parole  tutte intonate sulla stessa nota (per di più, per senso di maggiore disprezzo verso l’infinito dono della natura che è l’armonia e il suo più elevato frutto cioè  la melodia, per ribattere in modo più vuoto questo piatto blaterio  si usa l’autotune, per carità.. non si abbia a sbagliare e a costruire una sembianza di melodia intonando accidentalmente un semitono più in su o più in giù mezza parola.. sarebbe un’emozione troppo forte da sostenere). La profezia lungimirante degli Elio e le Storie Tese della “Canzone mononota” quindi è diventato un incubo dilagante ovunque. Che dire, mi auguro che con il tempo  la grave pandemia venga superata e possano tornare melodie  che si possano distinguere l’una dall’altra e , come avveniva in un tempo in cui questa psicosi musicale di massa non era ancora diventata virale, chi appiccica casualmente un testo su una base venga giustamente riconosciuto come un finto musicista, al più come paroliere o “poeta” e dato spazio a compositori, musicisti e cantanti che padroneggiano la musica, perché non è vero che è stato fatto tutto, che le note sono sette etc.. nel 90% dei casi è solo una scusa per chi vuole prepotentemente proporre un inganno che nel 99,9% dei casi sul momento e a breve termine funziona e poi scompare lasciando il vuoto, una cosa veloce e comoda da buttare giù per cavalcare la moda del momento, la musica da opera d’arte si piega a diventare uno spot, un comunicato servito con qualche abbellimento e effetto di sottofondo, così il pacco è servito e ci abbiamo guadagnato di visibilità alimentando anche una catena di Sant’Antonio, una specie di bolla speculativa delle speranze egoiste e disoneste in cui chiunque può sperare di fare il musicista anche senza esserlo e senza avere niente a che fare con la musica, chi la musica invece la conosce davvero perché la ama e la studia sa benissimo che è infinita, solo che comporre davvero  richiede molto molto lavoro studio e responsabilità. Per concludere dico mi dispiace una canzone senza melodia è vuota e inquietante come una persona senza volto. Lo si può fare una volta ed è una provocazione, un’avanguardia, se invece lo fanno tutti per comodità non è arte e molto probabilmente è un problema serio. 

Badret

In un’epoca dominata dalla diffusione incontrollata di una particolare forma musicale, emerge la critica nei confronti di composizioni che sacrificano l’essenza dell’armonia e della melodia a favore di testi scarni e basi musicali prive di profondità. Si accende un dibattito sull’evoluzione della musica e sulla sua perdita di autenticità.

La Diffusione della “Canzone Monotona” e il Dilagare dell’Incubo Musicale

L’espansione di una forma musicale che sovverte l’armonia e la melodia per favorire l’accento su semplici elenchi di parole intonate su un’unica nota, spesso supportata dall’utilizzo dell’autotune, ha generato una pandemia sonora. Ciò solleva preoccupazioni riguardo alla qualità e all’essenza dell’arte musicale, rinunciando alla ricchezza della melodia in favore di testi banali.

Profezia o Incubo: La Visione degli Elio e le Storie Tese nella “Canzone Monotona”

La critica della “Canzone Monotona” di Elio e le Storie Tese riflette la crescente preoccupazione riguardo alla mancanza di diversità e profondità nella musica moderna. Si spera che questa tendenza possa essere superata nel tempo, riportando al centro della scena artistica melodie uniche e distintive.

La Ricerca di Autenticità Musicale

L’invocazione di una musica che vada oltre l’omogeneità e la banalità diventa un grido di speranza per coloro che desiderano un ritorno alla creatività e all’originalità nell’arte musicale. L’auspicio è di dare spazio ai veri compositori, musicisti e cantanti che padroneggiano l’arte della musica, mettendo in discussione la superficialità della tendenza attuale.

Il Declino della Melodia e l’Emergere di Composizioni Effimere

L’osservazione critica si concentra sulla trasformazione della musica in uno strumento commerciale, sacrificando l’autenticità a favore della convenienza e della superficialità. Questa tendenza porta alla creazione di composizioni veloci e dimenticabili, contribuendo a una sorta di bolla speculativa che alimenta l’egoismo e l’opportunismo.

La Musica: Arte o Mero Strumento Commerciale?

Il cuore della questione riguarda la vera essenza della musica. Mentre alcuni la considerano come un’espressione artistica senza confini, altri denunciano il declino della qualità e dell’autenticità a favore di un’industria musicale orientata al consumo. L’interrogativo rimane aperto: una canzone senza melodia può ancora definirsi arte?

Conclusioni: La Musica come Espressione Autentica

In conclusione, la musica si trova in una fase di transizione. La lotta tra l’autenticità e la convenienza commerciale rappresenta una sfida fondamentale per il mondo dell’arte musicale. Resta l’auspicio che la vera bellezza e profondità della melodia possano ancora trovare spazio, offrendo un’esperienza sonora che vada oltre la mera superficialità.


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